sabato 20 aprile 2013

GLI ANZIANI E IL TERZO SETTORE A TERRANOVA DI POLLINO









Il valore sociale dell'associazionismo e le sue attività come espressione di partecipazione e solidarietà. Sono questi i  principi fondamentali cui le amministrazioni pubbliche e locali, nel disciplinare i rapporti fra istituzioni e associazioni, debbono attenersi  per promuove lo sviluppo in tutte le sue articolazioni territoriali, favorendo finalità di carattere sociale e civile.


  
- Le cooperative sociali


In base alla Legge 8 novembre 1991, n. 381, le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso  la gestione di servizi socio-sanitari ed ad esso finalizzato. Tale funzione, in concreto, viene svolta da quei servizi sociali ed assistenziali, di formazione professionale ad elevata integrazione sociosanitaria. Le cooperative censite nel territorio Lucano   dimostra la presenza di un rilevante numero di cooperative di tipo A che molto frequentemente svolgono la loro attività in regime di convenzione con Enti Pubblici, ma è  rilevante l’assenza  operativa nel territorio Terranovese.
Terranova di Pollino, come in tutta la Basilicata, vede un crescente tasso di invecchiamento e di solitudine della popolazione. La struttura per classi d’età della popolazione è infatti cambiata molto nell’ultimo ventennio in conseguenza di un processo di invecchiamento che andrà progressivamente intensificandosi nei prossimi anni e che inevitabilmente costituirà il cambiamento strutturale di maggiore impatto sulle politiche sociali . Il carattere ancora limitato (Terranova nullo) dell’intervento Regionale ha solo da poco cominciato a contemplare, la presenza di un indirizzo programmatico rivolto al sostegno dell’autonomia possibile delle persone non autosufficienti, che in Basilicata ammontano, secondo stime attendibili, a non meno di 25.000 unità.


-   Le analisi e bisogni sociali a Terranova di Pollino



I bisogni emergenti dalla analisi di contesto territoriale sono, come è comprensibile, molteplici evariegati. La necessità di creare una rete minima di servizi riguarda di fatto numerose fasce di popolazione. Nello specifico si ritiene di dover mettere in evidenza il suggerimento e la necessità di promuovere azioni miranti innanzitutto alle fasce deboli della popolazione a forte rischio di esclusione economica e sociale (anziani e giovani disoccupati), favorendo cosi il più a lungo possibile una idonea permanenza della persona anziana fragile o non autosufficiente presso il proprio domicilio, o strutture  residenziali adeguate, fornendo i mezzi integrativi alle perdite funzionali e intervenendo a sostegno delle famiglie, per migliorare la qualità della vita con particolare attenzione all’inserimento nella rete dei servizi del Terzo Settore per sviluppare i servizi residenziali e integrarli con il territorio.

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 - Il modello familistico in Basilicata

Per quanto riguarda le riflessioni circa il sistema di assistenza sociosanitaria della Regione Basilicata è da rilevare uno scarso livello di penetrazione dell’offerta di assistenza residenziale per anziani del territorio. La Basilicata si distingue infatti per avere uno dei più bassi indici di penetrazione (4‰) tra le Regioni del Sud Italia, per cui la media è del 6,4‰, a fronte di un dato nazionale che è del 18,9‰. Tale dato è sia sintomo di una scarsa offerta residenziale per la popolazione anziana in termini di posti letto, sia segno di una bassa propensione da parte delle famiglie all’istituzionalizzazione della cura dell’anziano fragile. Questi fattori spiegano il recente aumento della domanda di assistenti familiari e il costante afflusso di donne straniere dai Paesi dell’Est Europa candidate a ricoprire tali mansioni di assistenza che con il passare del tempo si sono rivelate non affidabili sotto l’aspetto professionale e di costume ambientale. I servizi delle aree di intervento previsti dal Piano Socio Assistenziale sono sostanzialmente attivi nel territorio con maggiore peso demografico, ma è opportuno rendere evidente, come risulta dalla descrizione offerta dai servizi socio-sanitari e socio-assistenziali regionali , l’assenza di infrastrutture sociali nel comune di Terranova , nonostante figuri tra le necessità di dotazioni infrastrutturali territoriali  finanziati per l’anno 2013 dal POIS. 

Cooperativa sociale ADA

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