martedì 30 aprile 2013

IL SOSTEGNO ALLA NON AUTOSUFFICIENZA



            
LA NON AUTOSUFFICIENZA: Assegno di cura a Terranova

http://www.aspbasilicata.net/sites/default/files/Regolamento%20ASP%20Cure%20Domiciliari%20e%20Palliative.pdfhttp://www.aspbasilicata.net/sites/default/files/Regolamento%20ASP%20Cure%20Domiciliari%20e%20Palliative.pdf

La L.R. n. 4/07, definisce non autosufficienti “le persone che, a causa delle patologie e delle disabilità anche correlate all’età, da cui affette, non possono provvedere alla cura di se stesse e mantenere una normale vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri”.
La non autosufficienza, pertanto, può essere definita come disabilità che comporta l’incapacità della persona a svolgere le funzioni essenziali della vita quotidiana quali:
- attività per la cura di sé consistenti nel lavarsi, vestirsi, andare alla toilette, essere continenti, alimentarsi, spostarsi;
- attività strumentali consistenti nell’usare il telefono, fare la spesa, preparare il cibo, avere cura della casa, fare il bucato, usare i mezzi di trasporto, assumere farmaci, gestire il denaro.

La condizione di non autosufficienza è valutata attraverso il grado di intensità assistenziale e si distingue in:
a) soggetti totalmente non autosufficienti, cioè incapaci di provvedere a se stessi se non con l’aiuto determinante di altre persone;
b) soggetti parzialmente non autosufficienti , cioè persone con disabilità sensoriale, fisica, mentale, nonché soggetti con autonomia limitata in grado di provvedere a sé stessi con l’aiuto di altri;
c) soggetti temporaneamente non autosufficienti, cioè che versano in uno stato di temporanea, totale o parziale perdita di abilità psico-fisica, che per recuperare in parte o del tutto la loro funzionalità hanno bisogno di assistenza riabilitativa, e/o di assistenza medico/infermieristica specifica, assistenza psico/sociale e tutelare.

La valutazione della condizione di non autosufficienza viene affidata alle Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) secondo le procedure e le modalità  disciplinate  dagli organi competenti.
Il Piano Regionale della Salute e dei Servizi alla Persona risponde con programmi assistenziali differenziati e pertinenti ai bisogni specifici delle persone non autosufficienti, attraverso l’ADI (assistenza domiciliare integrata) e il SAD (servizio  di assistenza domiciliare) , per definire le prestazioni necessarie sanitarie assistenziali e di sostegno economico.

Sulla base dell’elenco dei beneficiari il Servizio sociale comunale attiva il procedimento di “presa in carico” del beneficiario attraverso la definizione e l’approvazione del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) che diviene la condizione necessaria per l’erogazione del sostegno economico.
Alla definizione ed alla gestione del PAI concorrono, oltre al Servizio Sociale comunale competente, anche il Servizio ADI della ASL competente per territorio, la famiglia ed altri soggetti interessati od interessabili , responsabile di struttura residenziale, medico curante e operatori socio-sanitari e assistenziali.
Il Piano di Assistenza Individualizzato è predisposto dal Servizio Sociale comunale competente, e deve contenere:
_ gli obiettivi generali ed obiettivi specifici, riferiti questi ultimi ai diversi attori del progetto;
_ la durata prevista;
_ il programma degli interventi;
_ i vincoli negoziati tra le parti; 
_ gli impegni della famiglia del beneficiario, o del tutore.
_ la responsabilità dei singoli operatori dei servizi della rete per l’attuazione del programma degli interventi.
Il Piano di Assistenza Individualizzato va aggiornato almeno semestralmente, in tempo utile per valutare le possibili variazioni del percorso assistenziale.

                                        http://www.sanita.basilicata.it/DNNSanita/Default.aspx?tabid=305


CURE DOMICILIARI IN BASILICATA
La Regione Basilicata ha approvato la D.G.R. 10.6.2008, n. 862: “DGR 1655 del 30.7.2001: Nuove linee guida per l’erogazione del servizio di cure domiciliari nella Regione Basilicata”. La normativa regionale promuove, già da tempo, la realizzazione di un sistema integrato di interventi domiciliari per consentire alla persona parzialmente o totalmente non autosufficiente, in modo temporaneo o permanente, di rimanere il più possibile nell’ambiente abituale di vita e di contrastare il fenomeno del ricorso improprio alla istituzionalizzazione.

L’A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) concorre alla organizzazione della rete, integrandosi con le strutture ospedaliere e residenziali.
Le cure domiciliari devono essere in grado di fornire, in relazione ai bisogni dell’utente, un insieme di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative, socio-assistenziali rese al domicilio dell’utente nel rispetto di standard minimi di assistenza, eventualmente in forma integrata e secondo piani programmati definiti con la partecipazione delle figure interessate nel singolo caso e con il totale coinvolgimento del medico curante.
Chi
Tutti i cittadini residenti in Basilicata che necessitano di trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi. Tutela dei soggetti fragili: anziani e soggetti nella fase terminale della vita. Le procedure per l’attivazione della valutazione per l’ammissione alle cure domiciliari possono essere promosse da:
medico curante dell’assistito – medico del reparto ospedaliero all’atto della dimissione – medico della residenza (casa di riposo – RSA) – servizi sociali – associazioni di volontariato e cooperative sociali – familiari dell’assistito.
Come e Dove
La richiesta di assistenza a domicilio è inoltrata all’Azienda Sanitaria di riferimento, in maniera diretta, con contatto telefonico (numeri verdi laddove presenti) o in maniera indiretta tramite il medico di base, ecc.
I requisiti indispensabili per l’attivazione delle cure domiciliari sono:
a
Condizione di non autosufficienza (disabilità), di fragilità e patologie in atto o esiti delle stesse che necessitano di cure erogabili a domicilio;
b
adeguato supporto familiare o informale;
c
idonee condizioni abitative;
d
consenso informato da parte della persona e della famiglia;
e
presa in carico da parte del medico di medicina generale ( garanzia degli accessi concordati, disponibilità telefonica dalle ore 8 alle 20).
La durata del programma di assistenza è definita in apposito Piano Individualizzato di Trattamento (P.I.T.) su parere dell’Unità di valutazione e verifica da parte della stessa Unità di valutazione.

                                                                                                                           


                                   http://www.sanita.basilicata.it/DNNSanita/Default.aspx?tabid=305


CURE DOMICILIARI IN BASILICATA
La Regione Basilicata ha approvato la D.G.R. 10.6.2008, n. 862: “DGR 1655 del 30.7.2001: Nuove linee guida per l’erogazione del servizio di cure domiciliari nella Regione Basilicata”. La normativa regionale promuove, già da tempo, la realizzazione di un sistema integrato di interventi domiciliari per consentire alla persona parzialmente o totalmente non autosufficiente, in modo temporaneo o permanente, di rimanere il più possibile nell’ambiente abituale di vita e di contrastare il fenomeno del ricorso improprio alla istituzionalizzazione.

L’A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) concorre alla organizzazione della rete, integrandosi con le strutture ospedaliere e residenziali.
Le cure domiciliari devono essere in grado di fornire, in relazione ai bisogni dell’utente, un insieme di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative, socio-assistenziali rese al domicilio dell’utente nel rispetto di standard minimi di assistenza, eventualmente in forma integrata e secondo piani programmati definiti con la partecipazione delle figure interessate nel singolo caso e con il totale coinvolgimento del medico curante.
Chi
Tutti i cittadini residenti in Basilicata che necessitano di trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi. Tutela dei soggetti fragili: anziani e soggetti nella fase terminale della vita. Le procedure per l’attivazione della valutazione per l’ammissione alle cure domiciliari possono essere promosse da:
medico curante dell’assistito – medico del reparto ospedaliero all’atto della dimissione – medico della residenza (casa di riposo – RSA) – servizi sociali – associazioni di volontariato e cooperative sociali – familiari dell’assistito.
Come e Dove
La richiesta di assistenza a domicilio è inoltrata all’Azienda Sanitaria di riferimento, in maniera diretta, con contatto telefonico (numeri verdi laddove presenti) o in maniera indiretta tramite il medico di base, ecc.
I requisiti indispensabili per l’attivazione delle cure domiciliari sono:
a
Condizione di non autosufficienza (disabilità), di fragilità e patologie in atto o esiti delle stesse che necessitano di cure erogabili a domicilio;
b
adeguato supporto familiare o informale;
c
idonee condizioni abitative;
d
consenso informato da parte della persona e della famiglia;
e
presa in carico da parte del medico di medicina generale ( garanzia degli accessi concordati, disponibilità telefonica dalle ore 8 alle 20).
La durata del programma di assistenza è definita in apposito Piano Individualizzato di Trattamento (P.I.T.) su parere dell’Unità di valutazione e verifica da parte della stessa Unità di valutazione.


Ulteriori Informazioni:
Dove
Telefono
Fax
Num. Verde
Quando
Dalle
Alle
Contact Center Regionale


800.29.20.20
Lunedi - Venerdi
08:00
20:00
Sabato
08:00
14:00
Ufficio Relazioni con il Pubblico
0971/668895
0971/668707
0971/668900

Lunedi - Venerdi
09:00
13:00
Martedi e Giovedi
16:00
17:30
Email

































CAUSE DI ESCLUSIONE O DI SOSPENSIONE:
Il diritto al contributo cessa con il trasferimento al di fuori del territorio regionale, con il decesso o con il venir meno di una delle condizioni di ammissibilità.
Sono applicabili anche le cause di esclusione o di sospensione previste per l’indennità di accompagnamento.
Il beneficiario o chi per lui si impegna a comunicare in autocertificazione secondo le normative vigenti qualunque variazione intervenga nei rapporti contrattuali con la struttura ospitante, assistenti domiciliari, cooperative sociali. La comunicazione di tali eventi deve avvenire entro 30 giorni al Comune di residenza.

ASSEGNO DI CURA AMBITO DI ZONA ALTOSINNI VALSARMENTO
La Regione Basilicata inizia nel 2009 a erogare annualmente ai Comuni di Ambito  le risorse "Assegno di
Cura” per la non autosufficienza ( 300€ mensili )                                                                                                             
    
http://www.novass.it/images/stories/filespdf/assegnodicura.pdf




A Terranova di Pollino nel 2009 vengono erogate                                                                                                         
€ 16.770,10 Quota 30% in base all'indice di dipendenza degli anziani residenti                                  
€ 5.033,29  Quota 10% in base alla % di ultrasettantacinquenni residenti                                          
€ 17.313,94 Quota 60% in base alla % di residenti con indennità di accompagnamento

Totale quota € 39.117,33